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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Il coraggio del "cinema dalle finestre che ridono" di Pupi Avati

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(di LUCA RAIMONDI) - Dovessi ridurre l'horror italiano degli ultimi trent'anni a pochi nomi, ecco i primi che mi verrebbero in mente: Eraldo Baldini, Dario Argento, Tiziano Sclavi, poi una sfilza di nomi con cui ho recentemente collaborato (da Danilo Arona a Nicola Lombardi) e infine indicherei sicuramente Pupi Avati. Un nome che mi sovviene sempre in ritardo, in questo tipo di elencazione, soprattutto per il fatto che la componente horror del cinema di Pupi Avati è di certo minoritaria rispetto a tante altre prove in generi ben diversi, come ben sapete, legati alla memoria, al ricordo, all'infanzia. Sia pure con una certa esitazione iniziale, alla fine Pupi Avati lo inserirei sempre e comunque. Non tanto o non solo per "La casa delle finestre che ridono", che pur essendo uno dei film più paurosi del cinema italiano non presenta comunque nulla di sovrannaturale e si colloca piuttosto nel filone dei primi thriller argentiani, varianti del giallo tradizionale pi

Il gioco ispirato a "Stranger things" approda a Catania

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(di LUCA RAIMONDI) - MS Edizioni, casa editrice italiana che localizza, pubblica e distribuisce giochi da tavolo, sarà dal 31 maggio al 3 giugno all’Etna Comics di Catania per presentare i propri giochi, rivolti sia a un pubblico di giocatori più esperti, con titoli specializzati, sia a tutta la famiglia. Il suo catalogo raccoglie una ricca selezione di giochi di diversi editori internazionali e alla fiera etnea, giunta all’ottava edizione, MS arriverà con le sue novità, tra cui un paio,  InBetween e Zombie Tsunami , di chiara ambientazione horror. Se Zombi tsunami è un simpatico party game con cartooneschi morti viventi, di particolare interesse per i patiti del genere è sicuramente Inbetween , creato da un team di autori polacchi, che cita esplicitamente le atmosfere e alcuni elementi narrativi della serie di successo  Stranger things , che ha contribuito a riportare in auge gli anni ’80 e il relativo cinema horror e di fantascienza, in cui lo sviluppo degli effetti speciali,

Com'era weird la mia valle...e la mia giovinezza!

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(di GIUSEPPE MARESCA) - Odio il periodo finale dell'anno scolastico: alunni svogliati che faticano a memorizzare la quarta declinazione latina, altri che non capiscono la poesia italiana del Novecento (figurarsi quindi quella latina) varie ed eventuali (e questa è la cosa peggiore più dei fisiologici somari) della cyber-burocrazia che ha trasformato la scuola più in un ufficio di collocamento mal funzionante che nel baluardo del sapere. Eppure ecco arrivare qualcosa che mi fa appoggiare la schiena al divano, chiudere gli occhi, mandare al diavolo le pile di compiti che in maniera disordinata mi aspettano sul tavolo (dubito fortemente che con la tramontana che soffia quest'anno, salvo rari casi, là in mezzo ci sia qualche capolavoro della letteratura) e farmi ritornare con la memoria a quando anche io ero un somaro del liceo con poca voglia di studiare ma con una grande curiosità per i libri; un volume, una sorta di grimoire dell'alchimista, più prezioso delle Tre madri d

"Com'era weird la mia valle", il fantastico perturbante dall'Ottocento al Terzo Millennio

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(di LUCA RAIMONDI) - Siamo lieti di annunciare la pubblicazione di un saggio sulla narrativa fantastica ad opera di Fabio Lastrucci e Vincenzo Barone Lumaga dal titolo Com'era weird la mia valle , edito da Milena Edizioni (p. 354, euro 19.90). Un testo di capitale importanza per tutti gli appassionati della letteratura horror, che ha il grande merito di dedicare un intero capitolo alla produzione italiana, proponendo anche un gustosa appendice di interviste ad alcuni tra i più importanti esponenti del genere, a partire dai fondamentali Eraldo Baldini e Danilo Arona, e poi ancora Cristiana Astori, Claudio Vergnani, Simonetta Santamaria, Paolo Di Orazio, Samuela Marolla, Alessandro Manzetti e Gianfranco Manfredi , per finire con un autore ed editore a me assai caro, Gordiano Lupi .  Noi de "Il gorgo nero" lo recensiremo al più presto, è certamente una delle uscite editoriali più significative dell'anno per gli appassionati del settore (e non solo, vogliamo spera

Crepuscoli estivi su una lunga strada di sabbia

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(di GIUSEPPE MARESCA) - Pierpaolo Pasolini diceva sempre che in Italia non mancano scrittori, ma intellettuali. Ho dedicato più di metà della mia vita allo studio della letteratura, e ancora non sono riuscito a capire cos'è un intellettuale. O meglio, credo di averlo capito, ma guardandomi tristemente intorno non ne vedo... tranne Claudio Chiaverotti. Sì, perché dopo aver letto Ritorno al Regno del Nonmai tra le pubblicazioni fumettistiche di tutto l'anno (sì, perché l'altra metà della vita l'ho passata a leggere fumetti) ho avuto sempre più questa certezza, ed è stato come bere un bicchiere di vino pregiato tipo Latour dopo aver bevuto ettolitri di Tavernello. Diciamolo francamente: il fumetto italiano è in crisi poiché o troppo americanizzato o in mano a dilettanti allo sbaraglio (non mi pronuncio sulla recente politica Bonelli, non spetta a me e questo post non vuole far polemiche già fatte altrove da altri) però, in tutto questo mare magnum di voci, ce n'è

Quando Lovecraft incontrò Barker in Italia

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(di GIUSEPPE MARESCA) - No signori, la mitopoiesi su ipotetici viaggi in Italia del Solitario di Providence o del Negromante di Liverpool è ricca di episodi mai avvenuti sui quali poi si è costruito. Però si sa, la letteratura horror se fatta da italiani è quanto di più ingrato ci sia da quando l'uomo ha imparato l'arte del raccontare su carta; sì, perché c'è un autore dimenticato (ma colpevolmente per gli addetti ai lavori tanto tanto tanto...) che sembra raccogliere in sé le stravaganze de "l'unico vero erede di Stephen King" e la fantasia sfrenata di "colui che sussurrava nelle tenebre"... Domenico Cammarota , a volte indicato come Domenico Cammarota Jr. o M. D. Cammarota (fa tanto H. P. Lovecraft ma non da Providence, ma italianamente da Santa Lucia), classe 1960, napoletano, ha manifestato mille interessi poliedrici: da un saggio sulla poesia Futurista (ma tu pensa che bella riscoperta di una corrente troppo bistrattata...) al cinema peplum,

La prima edizione del "Roma Blood Fest"

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(di LUCA RAIMONDI) - Si è svolta, tra il 21 e il 22 aprile 2018, la prima edizione del Roma Blood Fest, un’iniziativa volenterosa anche se non priva di pecche (soprattutto di natura promozionale, l’attenzione mediatica è stata minima e di conseguenza l’afflusso di pubblico assai ridotto), tuttavia necessaria per ribadire che c’è ancora del movimento nel settore horror italiano, sempre così sottovalutato. Un settore in cui agiscono realtà imprenditoriali assai simpatiche (i bei dvd prodotti dei ragazzi della Shockproof ne erano un valido esempio) ed editori e scrittori a volte sottovalutati ma dalle ampie potenzialità, a partire da uno dei “responsabili” della manifestazione, Luigi Boccia, scrittore ma anche regista del film “Scarlet”, a breve nelle sale, nonché editore con la sua etichetta “Weird Book”.  C’eravamo anche noi “Signori dei vampiri”: io, Lea Valti e Fabio Mundadori, che abbiamo parlato dell’antologia edita Morellini. Oltre a Boccia, abbiamo incontrato Antonio Tentori

I "signori della notte" all'Etna Comics Shop di Catania

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Un pomeriggio dai contorni spettrali, con il timore che un vampiro assetato di sangue sbucasse fuori da un momento all'altro... chi è venuto al Borghetto Europa Catania per partecipare alla presentazione de "I Signori della notte - Storie di vampiri italiani" ha superato questa paura, pur di ascoltare i racconti di Luca Raimondi, Angelo Orlando Meloni e Giuseppe Maresca, accolti e ben protetti dal direttore di ETNA COMICS™, Antonio Mannino!

I "signori della notte" a Ragusa

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Prosegue il tour siciliano dell'antologia "I signori della notte. Storie di vampiri italiani" a cura di Luca Raimondi alla Libreria Caffè letterario Le Fate di Ragusa . Il 17 maggio, alle 18.30, saranno presenti il curatore, Angelo Orlando Meloni e Stefano Amato , entrambi autori del racconto "Cavaliere del lavoro sucaminchiaque".  Un'antologia dedicata agli amanti del genere horror, della buona letteratura e al lettore capace di cogliere e scrutare il vampiro che si nasconde tra noi. Un'antologia diversa dal solito, un'unicum tutto italiano, in grado di offrire diversi panorami e visioni del mondo delle tenebre, siano questi ambientati nel passato che nel nostro più vicino presente. Il libro raccoglie 14 racconti scritti da firme di spessore: Danilo Arona, Fabio Celoni, Maurizio Cometto, Silvana La Spina, Fabio Lastrucci, Nicola Lombardi, Giuseppe Maresca, Gianluca Morozzi, Fabio Mundadori, Sacha Naspini, Stefano Pastor, Luca Raimondi e Lea Va

"I signori della notte", la recensione di Gordiano Lupi

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(di GORDIANO LUPI) - Un plauso a Morellini Editore - che non conoscevo - e che si getta in un’impresa che mi ricorda i primi libri del Foglio Letterario ( Fame, La stagione della follia, Malefica, pensati con gli amici Luigi Boccia e Nicola Lombardi ). Fare horror in Italia - come dice il grande Danilo Arona - presente nella raccolta - è come vendere gelati al polo. Ma noi l’abbiamo fatto e continueremo a farlo, anche con Il Foglio. E stiamo con chi ci prova, soprattutto quando lo fa con prodotti di buon livello letterario. Luca Raimondi ha riunito alcuni autori interessanti, introdotti da Andrea G. Pinketts , e a me pare una rimpatriata del Foglio Letterario. Ne cito alcuni: Maurizio Cometto (Il costruttore di biciclette, un piccolo capolavoro che vi consiglio di riscoprire), Sacha Naspini (Le case del Malcontento è il suo ultimo gioiello targato E/O, ma non dimenticate L’ingrato e I sassi), Gianluca Morozzi (ha fatto un piccolo libro di racconti con noi: Storie da una

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