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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

"Tavola e casa, oggi, ci opprimono!": riflettendo sull'antologia "Natale scapigliato"

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(di DEBORAH MADURINI) - Quale Natale per i «maudits» italiani all'indomani dell'Unità d'Italia? Certamente un Natale polemico e anticonformista, un Natale che offre il fianco a un vibrante j'accuse verso l'ipocrisia borghese, che nel giorno della festa santa raggiunge il suo apice, ma non solo. Per gli artisti scapigliati, infatti, il giorno di Natale si rivela anche quale tragico momento in cui affiorano l'acuta malinconia e il nostalgico rimpianto verso un'infanzia ormai perduta, un'infanzia che, a ben vedere, simboleggia un lontano passato fondato su valori umani ormai sepolti dall'arrivismo e dalla corruzione della nuova, arricchita borghesia. Questo è quanto emerge dalla splendida antologia Natale scapigliato , curata da Giuseppe Iannaccone e pubblicata da Interlinea nel 2011; un'antologia che dimostra come neanche gli anticonformisti della Scapigliatura vengano meno alla chiamata della tradizionale letteratura natalizia ottocentesc

Sommerse inquietudini di Romagna: "Attitudine alla notte" di Massimo Padua

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(di LUCA RAIMONDI) - La piccola e media editoria è da tempo la riserva indiana in cui sopravvivono gli autori che sono soliti frequentare la letteratura fantastica, l'horror, il noir psicologico e intimista. In questa riserva potete incontrare autori di grande interesse, uno dei quali è senza dubbio il ravennate Massimo Padua. Ravenna è una meravigliosa città romagnola in cui ho avuto il piacere di vivere e lavorare per diversi mesi (non dimenticherò mai la finale mondiale del 2006 vista sul maxischermo di Piazza del Popolo assieme ad altre cinquemila persone), la città in cui peraltro ho potuto conoscere di persona Eraldo Baldini, che dell'horror italiano è uno degli esponenti più illustri, anche se negli ultimi anni ha deciso di esplorare altri generi, raccontare altre storie, decisamente meno gotiche ("Gotico rurale", mamma mia, che capolavoro, una pietra miliare...). La gioia di vivere e la solarità della Romagna nasconde evidentemente inquietudini e terrori