TRA DISTOPIA E FANTASY: I NUOVI ROMANZI DI FEDERICA BALISTRERI E SELENE RAMPOLLA
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Federica Balistreri e Selene Rampolla |
(di Luca Raimondi) - "Spazio Cultura" nasce nel 2010 nella sede storica della Libreria Macaione di via Marchese di Villabianca 102 a Palermo, per volontà dei fratelli Rosario e Nicola Macaione, eredi di una generazione di librai che inizia nel 1943, e di Francesco Paolo Vassallo, operatore nel settore della propaganda editoriale dal 1982. Dal 2011 è attiva anche la casa editrice, denominata appunto “Spazio Cultura Edizioni”, presenti a Etna Comics 2023 con le ultime novità della collana editoriale "Elpìs", firmate da una coppia di autrici giovani ma già mature da un punto di vista stilistico: l’interessante romanzo distopico “Artigli d’orchidea” dell’esordiente Federica Balistreri e il terzo volume della saga di Akire, “L’idra degli Elfi”, di Selene Rampolla, un più canonico fantasy medievale, ma non per questo meno interessante, pieno com’è di suspense e di colpi di scena.
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Federica Balistreri con Giuseppe Maresca e Luca Raimondi |
Selene Rampolla, anche lei palermitana (laureata in agro-ingegneria e abilitata alla professione di agronomo, lavora però come consulente nell'ambito della sicurezza informatica), si presenta invece a Etna Comics con una saga giunta al terzo volume. Un fantasy “classicone” di stampo sword and sorcery, con una banda di mercenari piuttosto eclettica, che mira innanzitutto all’aiuto del prossimo e comandati da una donna, Alastrine, al centro dell'azione di una storia che vede al centro alcune tipiche creature fantastiche a cui è molto legata l’immaginazione di Selene, i draghi: entità che reggono l’equilibrio magico della sua ambientazione, collocata nel medioevo sulla base dei filoni tradizionali del fantasy da lei prediletti (Tolkien, Christopher Paolini e la nostrana Licia Troisi). Selene sa scrivere anche altri generi, ma conta di insistere su quello che finora le ha dato ispirazione e soddisfazioni, magari sganciandolo dalle suggestioni medievali. Non esclude di potersi ispirare a tradizioni e leggende italiane, per togliere al genere la sua patina anglosassone. Intanto il lettore (anche quello più giovane, i volumi della saga risultano infatti assai adatti per i ragazzi) può godersi le coinvolgenti avventure di un gruppo di personaggi ben costruiti e che interagiscono in maniera credibile.
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