"Tavola e casa, oggi, ci opprimono!": riflettendo sull'antologia "Natale scapigliato"

(di DEBORAH MADURINI) - Quale Natale per i «maudits» italiani all'indomani dell'Unità d'Italia? Certamente un Natale polemico e anticonformista, un Natale che offre il fianco a un vibrante j'accuse verso l'ipocrisia borghese, che nel giorno della festa santa raggiunge il suo apice, ma non solo. Per gli artisti scapigliati, infatti, il giorno di Natale si rivela anche quale tragico momento in cui affiorano l'acuta malinconia e il nostalgico rimpianto verso un'infanzia ormai perduta, un'infanzia che, a ben vedere, simboleggia un lontano passato fondato su valori umani ormai sepolti dall'arrivismo e dalla corruzione della nuova, arricchita borghesia. Questo è quanto emerge dalla splendida antologia Natale scapigliato , curata da Giuseppe Iannaccone e pubblicata da Interlinea nel 2011; un'antologia che dimostra come neanche gli anticonformisti della Scapigliatura vengano meno alla chiamata della tradizionale letteratura natalizia ottocentesc...