La Befana sexy-horror di D'Amore, Pappalardo e Fusk

(di GIUSEPPE MARESCA) - "Borgo San Michele è un tranquillo paesino di montagna, uno di quei posti che al mattino profumano di pane caldo e alla sera di legna bruciata." Direi che come inizio non c'è male per un fumetto horror all'italiana, soprattutto perché quello che avviene dopo questa idilliaca descrizione degna di un bel racconto alla Ray Bradbury, fa davvero paura e riesce a farti attorcigliare le budella come in un vecchio horror anni Ottanta. Ma andiamo con ordine. Mi aggiro per gli stand di Etna Comics 2018: frugo tra le anticaglie, ritrovo i giocattoli di quando ero bambino, vecchie e nuove sorprese, cari amici fumettari, sceneggiatori e scrittori, insomma il mio mondo. E' davvero difficile dire cosa c'è che non va, tutto sembra interessante e perfetto. Poi però vengo attratto da un ragazzo che disegna davanti un poster gigante di una strega intenta in un sexy sabba che sembra uscito dalle copertine dei gloriosi EC Comics, da Creepy (anche se la bellezza mozzafiato e la malìa della tipa ricordano più le copertine di Oltretomba) e mi fermo. Il ragazzo gentile che disegna si chiama Giulio Pappalardo e mi fermo a parlare un pò con lui e col bravo e simpatico sceneggiatore Federico D'Amore, col quale subito entriamo in sintonia per la passione che ci accomuna per la serie Ash vs Evil dead e per i vecchi horrorazzi. Prendo la loro pubblicazione e ci salutiamo. Passa la giornata, sono a pezzi, faccio una doccia e vorrei non pensare agli adempimenti finali della scuola che pesano come il macigno di Sisifo. Così per rilassarmi un po' prendo in mano la mia pubblicazione con strega sexy in copertina e comincio a leggere e...miracolo! Gli obblighi burocratici si fanno piccoli, sempre più piccoli, fino a sparire. Sì, perché Il sabba infernale della Befana (questo il titolo completo della rivista), è un'azzeccatissima commistione tra horror vecchio e nuovo, tra la vecchia scuola di Horror della Sansoni (quela rivista del '71 che ha fatto storia e a cui sono affezionatissimo), i vecchi fumetti alla Splatter, e la nuova tendenza all'horror metafisico scaturito dalle ossessioni della nostra società che sembra furoreggiare tra le storie fantastiche di oggi. Tre storie bellissime, ambientate in un'Italia apparentemente solare dove tra Gratta e vinci, propositi reazionari e xenofobi, sbando giovanile e arrivismo, si inseriscono temi più oscuri come la malattia e l'ossessione per essa, il vudù, i morti viventi alla Raimi (grazie Fede per aver citato anche qui Evil dead), inframmezzati da sexy siparietti e da una sorpresa GIGANTE da parte della nostra macabra anfitriona ad opera della brava Giulia Fusk che sanno tanto di gloriosi anni '70! L'ho finito con sorpresa, velocità e con una punta di amarezza per la brevitas con cui l'ho divorato (oops, scusate, divorare in un fumetto horror può avere tante valenze). I disegni eleganti di Giulio, le sceneggiature senza sbavature di Federico e lo stile ammaliante di Giulia richiedono ASSOLUTAMENTE che la nostra sexy-befana torni a terrorizzare i suoi lettori al più presto, noi dal canto nostro facciamo un in bocca al lupo a questi ragazzi che sanno (per fortuna) cogliere il gusto del fantastico e del proibito e invito i nostalgici dell'horror fatto bene a non farsi scappare questa bella pubblicazione. Poi non lamentatevi che in edicola o in fumetteria c'è sempre la solita roba...

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